CAMMINO E MEMORIE IN UNA BORGATA ALPINA DISABITATA, CON SPERANZA DI RINASCITA - Armasio, Barcis in Valcellina (PN), Prealpi Carniche, Friuli Venezia Giulia


CAMMINO E MEMORIE IN UNA BORGATA ALPINA DISABITATA, TRA PRESENTE E PASSATO, CON SPERANZA DI RINASCITA -  Armasio, Barcis in Valcellina (PN), Prealpi Carniche, Friuli Venezia Giulia

Uno sguardo sulla bellezza, nel cuore della valle circondata da versanti montani scoscesi che si adagiano sulle acque del lago.
Giungiamo qui in cammino su un erto sentiero che dal centro di Barcis costeggia il lago, scavalca torrenti, si inoltra nel bosco e, tra tratti sterrati ed ombreggiati che si alternano a gradonate, termina in questo punto, sul margine di un pianoro baciato dal sole ed accarezzato dal vento.
Dopo la breve salita (160 metri circa di dislivello rispetto al fondovalle) ci soffermiamo per un bel respiro (consigliato anche agli atleti della montagna) e volgiamo lo sguardo alle nostre spalle per ammirare il panorama, in cui i colori cambiano sorprendentemente, al variare delle stagioni e delle condizioni di luce.



Sostiamo in silenzio in questo luogo incantato, lontano dalla folla, dalla strada e dal traffico veicolare, immersi in una dimensione speciale, che non è solo ambientale e fisica, ma anche e soprattutto spazio-temporale. 
Proviamo a richiamare ed a sentire, con la sensorialità, con l'intuito e con l'aiuto della storia (non scritta, ma raccontata in viva voce), il "genius loci".




Non sarà difficile, per chi riesce a spegnere per un po' la rete, rinunciando alla geolocalizzazione satellitare, alla messaggistica istantanea ed al narcisismo dei selfie, per aprire la mente ed il cuore al paesaggio, al fluire delle sensazioni e delle emozioni, e soprattutto all'ascolto di voci silenti che raccontano il passato recente di questo sito, dai primi decenni del XX secolo.
Siamo nella borgata di Armasio, un microcosmo appartato in cui natura, complessi vegetazionali, storia ed architetture spontanee si intrecciano con equilibrio e con armonia.



Armasio è una minuscola aggregazione di case, esemplari di architetture spontanee in pietra e legno, fabbriche umili ma intrise di storie e di anime, realizzate da maestranze con mani abili, con gambe e spalle forti per trasportare i materiali da costruzione sui sentieri di montagna, dal fondovalle fino a qui.

Il Piano di Armasio gode di favorevoli condizioni di esposizione e soleggiamento, e si configura come un pianoro in dolce declivio, in parte piantumato con alberi da frutta ed in parte lasciato a prato stabile; in passato ospitava orti familiari, giardini fioriti e prati da sfalcio per il fieno destinato al nutrimento del bestiame, in un contesto di economia agro-silvo-pastorale praticata dalle genti sin dal XVII-XVIII secolo.

Durante la seconda guerra mondiale, quando la Valcellina faceva parte della vasta zona alpina "libera" controllata dai partigiani, la borgata di Armasio (così come il centro di Barcis ed altre borgate), fu invasa dai nazifascisti, che nel 1944 incendiarono tutte le case e le stalle. 

Ma gli abitanti non si piegarono e non abbandonarono la loro terra; tra il 1947 ed il 1948 ricostruirono le case con grandi sacrifici e con la collaborazione di tutti i membri delle famiglie, adulti e ragazzi, uomini e donne; persino questa bambina, che all'epoca aveva solo cinque anni, provò ad offrire il suo contributo, più con il cuore che con le azioni concrete, ma con immenso spirito di solidarietà familiare, ed il suo gesto fu immortalato dal fratello, che la sorprese a "giocare" così e la immortalò.


Ho avuto l'onore e la fortuna di conoscerla, oggi donna, e di dialogare a lungo con lei, che ha donato, con passione e meticolosità, testimonianze, racconti e foto d'epoca, guidando virtualmente il mio cammino, che spero sia tracciato per altre persone, in futuro. 
Ecco la casa distrutta dalla guerra e ricostruita; il racconto è riportato nel mio libro, corredato anche del testo originale in dialetto barciano:


Oggi la borgata di Armasio è disabitata dalla fine del XX secolo, quando l'ultimo abitante, radicato con tenacia e con amore alla sua terra, è andato via, sopraffatto dall'età avanzata. 
Eccolo, innanzi alla sua casa, quando era attivo ed intento a lavorare il legno:


Non sono riuscita a conoscerlo perché è venuto a mancare qualche decennio fa, ma ho ricevuto racconti, memorie e foto offerte dai suoi discendenti, e le ho riportate nel libro, con gratitudine, affinché i posteri ricordino l'ultimo "uomo della montagna", quando attraversano la borgata.


Oggi, ricordando l'ultima persona nata nella terra del Piano di Armasio (partorita proprio quassù sulla montagna) riporto la poesia da lei composta ed offerta, dedicata con amore alla Madre Terra in cui è cresciuta in sintonia con la natura:



Ancora un ricordo di Armasio, pulsante di vita e di gioventù, negli anni '60:


I custodi di memorie e testimonianze del tempo in cui la borgata di Armasio era abitata e vitale me le hanno raccontate, e le ho trasposte in questo mio libro, che propone un cammino lento (guidato passo dopo passo con illustrazioni, foto e mappe) nella realtà del territorio dei nostri giorni, rievocando i ricordi degli ultimi abitanti, gente di montagna che viveva in quasi totale autosufficienza  nel "saper fare" molte cose da sé, con le proprie mani e con pochi mezzi, nell'essenzialità materiale coniugata con la pienezza di valori personali, relazionali, comunitari, saldamente fondati su coraggio e rispetto degli elementi naturali, sull'uso parsimonioso delle risorse della terra e del bosco senza sfruttamento, su laboriosità, solidarietà, mutuo soccorso, riservatezza e devozione.




Gli abitanti di un tempo avevano bisogno anche di conforto attraverso la devozione, che si esprimeva verso la sacralità insita nella natura, nel divino, nella santità e negli spiriti dei predecessori, in questa terra (come in tante altre terre alte e meno alte, montane, collinari e marittime del passato), quando la vita era una conquista quotidiana per la sussistenza.
I tempi e le economie sono mutate, ma dalla montagna friulana giungono alcuni segnali di rinascita: giovani che scelgono di vivere e lavorare in contesti come questo, praticando nuove attività imprenditoriali che coniugano la sostenibilità con l'innovazione tecnologica.
Forse un giorno anche Armasio potrebbe rinascere a nuova vita.
Intanto vi invito a scoprire/riscoprire il sito in cammino, con rispetto e con consapevolezza del suo passato e delle sue radici storiche e culturali, e con un pensiero per tutti coloro che hanno abitato, con amore e non senza sacrificio, questa borgata.



Ringrazio vivamente gli enti e le associazioni che hanno onorato il libro del loro patrocinio:  Comune di Barcis (PN), Parco Naturale Dolomiti Friulane, Circolo d'Arte e di Cultura "Per le Antiche Vie", Ente Friuli nel Mondo.

Ringrazio i testimoni e tutte le persone che hanno seguito lo sviluppo e le vicende di questa mia ricerca, che è scaturita dall'unione dello studio, della tecnica e del cuore, con amore per il territorio di Barcis e della sua gente.

Buona lettura e buon cammino! 


Se leggi il mio libro e se ti piace, contattami; ti regalerò questo segnalibro se abbiamo occasione di incontrarci per una stretta di mano o per una camminata ad Armasio o in altre borgate di Barcis; altrimenti, se siamo lontani, ti invierò il pdf che potrai stampare (dimensioni 6 cm x 18 cm)

è solo un piccolo simbolo...spero che sia gradito! Francesca

 

ARCHITETTURE-CAMMINO
(logo di Irene Munzù)





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