IL PROGETTO
L'IDEA DI "ARCHITETTURE-CAMMINO":
il cammino lento come modalità di lettura del territorio e del suo patrimonio storico-culturale:
ARCHITETTURE – PATRIMONIO DEL TERRITORIO:
Fanno parte del patrimonio storico-culturale del territorio spazi antropizzati, antichi insediamenti, architetture e manufatti artistici che: “(…) ci appartengono intimamente, come eredi e come continuatori, anzi appartengono al nostro spirito se abbiamo la fortuna di vederli come patrimonio comune. Ma ci appartengono in effetti soltanto in via transitoria, più come consegnatari ed usufruttuari che come veri e propri eredi, perché appartengono prima di tutto a chi li ha edificati, e insieme sono già delle generazioni che verranno”. (CARLO CESCHI)
CAMMINO – LETTURA DEL TERRITORIO:
Il cammino lento consente letture profonde del territorio, immersione nell’ambiente e mappatura degli spazi secondo una dimensione umana: “Tante cose nel nostro quotidiano sono legate ai ritmi veloci. Camminare invece è un’azione lenta. Ed in questo senso una delle più radicali che si possano compiere (…). Ad oggi mi sento a casa in un posto nuovo solo dopo averlo esplorato e vissuto con le gambe (…). Se sono in una città, percorro le sue strade in lungo e in largo. Lascio che i piedi la mappino. Così acquisisco nuove coordinate e vivo i luoghi in modi sempre nuovi (…). E’ una mia forma personale di ricerca topografica”. (ERLING KAGGE)
IL PROGETTO DI "ARCHITETTURE-CAMMINO":
LE PAROLE-CHIAVE: “ARCHITETTURE-CAMMINO” riassumono la linea-guida di una modalità di percorrenza, fruizione e lettura di realtà territoriali in cui natura e costruito storico (insediamenti, tracciati viari, manufatti architettonici) si coniugano in un “unicum” indissolubile che conserva in tutto o in parte gli equilibri originari, sopravvissuti a recenti trasformazioni territoriali, socio-economiche ed ambientali.
LA PEDONALITA’ è intesa come mezzo preferenziale per esperienze di percorrenza lenta ed emozionale dei territori, attraverso l’immersione in paesaggi ed insediamenti umani, l’osservazione di segni di memoria impressi nel costruito, la fruizione integrata di spazi naturali ed antropizzati e del patrimonio di interesse storico-architettonico-ambientale.
LA LINEA-GUIDA: è scaturita da attività che accompagnano il mio tempo libero e che nutrono la mia passione per la percorrenza di siti storici, attraverso il ciclo: “camminare-osservare-ricercare-documentare-descrivere.” In quest’ottica, il camminare è una piacevole ed interessante evasione dalla quotidianità, ma anche un’azione spontanea e salutare, economica ed ecologica, che consente di conoscere profondamente i luoghi ed alcuni dei loro infiniti scenari “mappandoli” con naturalezza, con rispetto ed attenzione agli equilibri tra componenti naturali ed antropiche, agli insediamenti umani, ai superstiti tracciati viari storici, alle architetture ed alle intrinseche memorie delle genti fondatrici ed abitatrici. Ogni esperienza di cammino evidenzia molteplici sfaccettature del costruito storico, nonché le sue intime e primigenie correlazioni con il contesto di immersione, offrendo lo spunto per un percorso ideale presente-passato-futuro: camminare nei luoghi della realtà presente per riscoprirne i segni del passato, con la volontà di trasmetterne la memoria al futuro.
LA FINALITA’: orientare e promuovere una modalità di attraversamento e di fruizione “in punta di piedi” di realtà cosiddette “minori” rispetto alle mete preferite dai flussi turistici; far conoscere, attraverso nuove formule di turismo culturale sostenibile, l’autenticità di territori che conservano con riservatezza svariate tipologie di elementi di interesse storico-architettonico-artistico-ambientale da rivisitare, da valorizzare, da vivere.
LE PUBBLICAZIONI: scaturiscono da ricerche personali nel territorio pedemontano, vallivo e montano occidentale del Friuli Venezia Giulia, e consistono in descrizioni illustrate di percorsi pedonali storici che attraversano territori, villaggi e borgate, corredate da documentazioni fotografiche e cartografiche, e supportate da riferimenti bibliografici.
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